Rialzarsi Insieme

Rialzarsi Insieme

Caro lettore, oggi voglio portarti nella mente dei calciatori quando subiscono un infortunio. Purtroppo come in ogni lavoro o in generale nella vita quotidiana possono accadere incidenti più o meno occasionali o volontari. Mi spiego meglio: il calcio è un gioco che prevede il diretto contatto tra i giocatori, quindi durante una partita accadono frequentemente scontri fisici, che però possono trasformarsi in infortuni. Le cause per le quali si verificano questi incidenti possono essere svariati, ne semplifico alcuni:

-l’uso di tacchetti aggressivi portano ad una maggiore aderenza al terreno, ma possono provocare infortuni se colpiscono il ginocchio dell’avversario;

-le condizioni del campo rischiose, soprattutto nelle stagioni invernali dopo un’abbondante pioggia, neve o ghiaccio.

Queste sono alcune delle cause d’infortunio, di seguito sono elencati gli infortuni più comuni:

– distorsione alla caviglia

– crampo muscolare

– frattura

– lesioni articolari

– stiramenti

– strappo

Questi tipi di infortuni possono derivare dalle cause sopra citate, o dal comportamento dei giocatori che contrastano duramente l’avversario, ma essi vengono sanzionati dall’arbitro in base alla rischiosità del fallo commesso. In tale occasione il giocatore che ha commesso il fallo può non averlo fatto con l’intenzione di recare un danno fisico al giocatore della squadra avversaria; quindi se è stato uno scontro non tanto violento il giocatore colpito potrebbe rialzarsi rapidamente e ritornare in gioco. Ma può capitare il caso in cui il fallo sia commesso con la volontà di far male all’avversario, ma non mi piace parlare di questa particolare situazione, in quanto sono promotrice del fair play in campo, perché il calcio non deve essere un campo di combattimento, ma un luogo di CONDIVISIONE e di DIVERTIMENTO. Qualora accadesse che il giocatore colpito subisca un danno fisico può essere soccorso se è necessario dallo staff medico e portato in una barella fuori dal campo per far riprendere il gioco. In questo preciso istante e nei giorni successivi nella mente del giocatore passano mille pensieri sul fatto di poter ritornare o meno a giocare. In questo periodo di infortunio è importante per il giocatore, il supporto della squadra, della famiglia e dei tifosi, in modo che il suo morale aumenti e recuperi la forma il prima possibile, trovando la forza di volontà e la capacità di reagire velocemente, effettuando le dovute terapie di riabilitazione.

Di seguito propongo due esempi di calciatori, entrambi con il numero 10 sulla maglia, che hanno subito di recente un infortunio, ma con condizioni e riprese diverse.Dybala infortunio

Il primo e più sfortunato è stato l’attaccante della Juventus maschile Paulo Dybala, in quanto a Gennaio ha subito un infortunio al legamento collaterale mediale e solo da qualche giorno

ha ricominciato ad allenarsi, ma non è tornato ancora in campo a giocare le partite con i propri compagni a causa della gravità del danno fisico subito.

L’attaccante, invece, della Juventus femminile Cristiana Girelli durante la partita di Coppa Italia contro la Roma, in uno scoGirelli infortuniontro di gioco è stata colpita al petto da una ginocchiata di Linari (difensore della Roma) ed è caduta a terra rimanendo senza respiro per qualche istante. Le hanno riscontrato un trauma vertebrale, ma al contrario di Dybala, fortunatamente è tornata in campo dopo due settimane. Questo scontro di gioco però, sui social non è stato accettato, infatti il popolo del web ha insultato Linari augurandole un infortunio; ma questo non raffigura l’ESSENZA dello SPORT perché, come detto all’inizio dell’articolo, il calcio deve essere un momento di svago e di fair play verso i propri avversari e verso tutte le persone che vi lavorano.